novembre 03, 2005

l'Unità online-Allarme kamikaze a San Siro. L...

Allarme kamikaze a San Siro. L'ultima bufala del premier


«Io sono oggetto di una minaccia diretta: un kamikaze allo stadio contro di me». Parole di Silvio Berlusconi, riportate in un lungo colloquio con il fido Renato Farina, vicedirettore del quotidiano Libero. Alla Procura di Milano, però, non si ha nessuna notizia dell’allarme lanciato dal premier. Nessuna segnalazione, nulla di nulla. O forse una doppia bufala: magari, suggeriscono i magistrati milanesi, una segnalazione dei servizi segreti giudicata poco attendibile dalla polizia e per questo mai arrivata sul tavolo di un pubblico ministero.

Ma si sa, a Berlusconi le soffiate dei servizi piacciono. Aiutano perfino le relazioni internazionali. E allora perchè non dare credito all’ipotesi del kamikaze seduto fra Giraudo e Moggi, nascosto dietro l’impermeabile di Moratti, o forse appena dietro l’infortunato Schevchenko? E perchè non spiattellarlo al giornalista amico, pronto a rilanciare a caratteri cubitali lo scoop?

Nel lungo sfogo con Libero Berlusconi usa toni apocalittici: «Qui c'è di mezzo l'Italia. Come fate a non avere questa avvertenza? Siamo esposti ad attacchi micidiali del terrorismo». E poi sul suo molto ipotetico cambiamento di idea riguardo alla guerra in Iraq: «Io non rinnego nulla espongo sempre la verità per togliere pretesti propagandistici a chi vuole organizzare stragi». La smentita della Procura di Milano è una prima risposta: di queste supposte verità l’Italia farebbe volentieri a meno.