novembre 12, 2005

Viviamo troppo di corsa

Viviamo troppo di corsa.

Spesso ci accorgiamo, o perchè lo fanno notare, che nel correre della nostra vita non è facile fermarsi per guardarci indietro.
Può succedere così, all'improvviso durante una telefonata di rendersi conto di quanto veloce si va e di quanto male si possa fare a qualcuno.

E' un po' come correre con l'auto a 200 km/h e non guardare mai negli specchietti retrovisori per guardare quello che succede; poi finisci la benzina e ti devi fermare. Ed allora il benzinaio ti chiede il conto. Il conto di quello che hai lasciato dietro di te, delle cose non dette per superficialità, per svogliatezza, per mancanza di disciplina ... Ed invece tu ti senti di non aver fatto male nella tua vita.
Ti chiedi: "Diamine, ma davvero non c'ho pensato!"

Può sembrare sbagliato lo so, ma davvero a volte nella frenesia della vita ci si dimentica di tante cose.... A volte mi sento affetto sul serio dalla "salvatorite, quando non ricordo più le cose; e non basta sedersi davanti ad una birra o chiamarsi fratelli per far finta di nulla.....

E' vero, spesso tante cose non le dico, spesso mi stanco di parlare con gli altri, ma non lo faccio per cattiveria. Non voglio incolpare a nessuno, fuori che a me stesso ma nell'ultimo periodo non avevo altro che me stesso con cui parlare.

Con chiunque parlassi il risultato era sempre lo stesso: consigli che non volevo ricevere ma non perchè non giusti, anzi. Consigli che non volevo ricevere perchè sapevo quanto veri fossero stati e quanto male mi avrebbero fatto.

Così alla fine, dentro di me ho cominciato a costruire un sistema di dialogo introspettivo. Vi sembrerà assurdo, da analisi, ma è così. Spesso penso davvero di aver detto a qualcuno qualcosa, ma quel qualcuno ero io. (questo mi sembra un pezzo di una canzone di Marco).

Stasera davvero non mi capisco. Un altro sabato a casa (io sto in casa.....)... Vado a letto è meglio.... va a finire che se domani si vola, mi addormento!!!

Ciao!